Condividiamo l’articolo scritto dall’Assessora del Comune di Sant’Ilario d’Enza, Anna Giangrandi, a seguito del terzo incontro dell’iniziativa “Vivila tutta. Scegliere la cura fino alla fine della vita” promossa dalla Casa Madonna dell’Uliveto e dall’Unione Val d’Enza. Tre incontri sui territori per parlare alla cittadinanza di DAT e Cure Palliative.
Nel 2022 abbiamo sperimentato un graduale e lento ritorno a modalità in essere prima del periodo pandemico. Siamo state dentro allo sforzo di cercare continuamente un giusto equilibrio tra la realtà esterna tornata in gran parte alla “normalità” e la situazione interna, da tutelare senza rinunciare ad un adattamento dei comportamenti protettivi.
“Quello che è certo è che la nostra esistenza, paragonabile a un libro, avrà comunque un ultimo foglio, che non si contrappone a tutti i fogli precedenti, ma che semplicemente mette loro fine. La morte è qualcosa che necessariamente è compresa fin dall’inizio della nostra vita: non c’è libro che avendo la prima pagina, non abbia anche l’ultima.” Vito Mancuso
L’anno trascorso è stato un altro anno segnato dall’emergenza sanitaria da Covid-19. Nonostante gli adattamenti e la rimodulazione di attività a cui il servizio è stato costretto, abbiamo cercato di tenere fede, nei limiti del possibile, ai valori delle Cure Palliative, tra cui quelli che salvaguardano la relazione tra curanti, malati e familiari e le relazioni significative per i pazienti.
Telereggio, il 21 Marzo 2021, per festeggiare il Ventennale della Casa Madonna dell’Uliveto, ha intervistato Annamaria Marzi, Presidente della cooperativa che gestisce il servizio Hospice, e Mirta Rocchi, Direttrice del servizio. Buona visione!
“Pazienza. La passione di vivere e di morire”, questo il titolo della relazione che Gabriella Caramore ha portato in occasione dell’evento che l’ha vista protagonista per la rassegna Phos Hilaron il 22 maggio2022 alla Casa Madonna dell’Uliveto. Buona lettura!
“La speranza è una inclinazione dell’anima, dilata i confini del possibile, è la passione del possibile, non lo considera con gli occhi della fredda ragione calcolante, ma con quelli dell’intuizione e dell’immaginazione.” Eugenio Borgna
Di luci e ombre è fatto questo bilancio sociale, specchio del tempo che abbiamo vissuto. Ciò che, con misurata certezza, possiamo affermare è di avere retto allo tsunami pandemico grazie al bagaglio di conoscenze e competenze di cui l’approccio palliativo ci ha fatto dono.
In questa edizione di Hospicenews l’invito è che i racconti della pandemia, nei diversi ruoli, compiti e responsabilità, diventino lievito per farci scorgere da un punto più alto ‘chiarori e fessure problematiche’ del nostro tempo. E comprendere ciò che vorremmo fosse investito da una tensione trasformativa perchè nelle sue forme attuali toglie valore e dignità alla vita.
Un grande regalo che vogliamo condividere con tutti/e. La riflessione di Don Matteo Mioni, in occasione dell’inaugurazione della parte nuova della Casa Madonna dell’Uliveto che si è tenuta Domenica 4 Ottobre 2020.
“La cura – ci ricorda Luigina Mortari – è un valore per chi la riceve poiché senza cura non può divenire il suo essere possibile, ed è un valore per chi la agisce poiché assumersi la responsabilità delle cura significa situarsi laddove ne va dell’irrinunciabile per la vita. Per questo la relazione di cura porta valore sia a chi riceve sia a chi esercita la cura.”
Abbiamo scelto Ospitalità – dal latino hospes – perché eredita e conserva in sé il valore intrinseco di reciprocità e di mutuo scambio. E’ anche per questo che la stessa parola, nelle lingue derivate dal latino, ha facilmente continuato a indicare sia chi ospita sia chi è ospitato.
Volentieri condividiamo l’audio dell’Omelia del biblista Don Carlo Pagliari che ha celebrato la S. Messa di mezzanotte alla Casa Madonna dell’Uliveto, il 24 Dicembre 2019.
Volentieri condividiamo l’audio della riflessione curata dal biblista Don Matteo Mioni, dal titolo “In attesa di chi?“, tenutasi Sabato 21 dicembre 2019 presso la Casa Madonna dell’Uliveto, in occasione del Santo Natale. A seguire anche l’audio dell’Omelia.
La Casa Madonna dell’Uliveto nasce per quelle situazioni in cui l’assenza di rete familiare, la presenza di sintomi non controllabili al domicilio, il bisogno di un periodo di sollievo per i familiari (intesi come persone significative caregivers) rendono impossibile la permanenza a casa. Con l’obiettivo di offrire un’altra ‘Casa’, dove abitudini e quotidianità di ogni paziente siano il più possibile mantenute così come le relazioni.
Nell’ambito della rassegna Phos Hilaron 2018/2019, pubblichiamo l’audio dell’incontro tra Agnese Moro giornalista e figlia di Aldo Moro, e Franco Bonisoli, ex membro delle Brigate Rosse, entrambe ospiti della Casa il 19 maggio scorso. La testimonianza reale di un dialogo possibile tra vittime e responsabili della lotta armata degli anni ’70. In formato pdf un estratto dal romanzo “Ragazzi di vita” di Pier Paolo Pasolini che ha aperto l’incontro.
Per il percorso di etica politica “Possiamo essere cittadini consapevoli?” promosso dal nostro Centro di Formazione, pubblichiamo l’intervento di Ludovica De Panfilis, bioeticista e ricercatrice Phd Reggio Emilia, che ci invita a riflettere sulla nuova legge relative alle Disposizioni anticipate di trattamento, che sancisce il diritto dei cittadini a scegliere consapevolmente in materia di cura e salute.
Per il percorso di etica politica “Possiamo essere cittadini consapevoli?” promosso dal nostro Centro di Formazione, pubblichiamo l’intervento di Ivo Lizzola, docente di Pedagogia speciale e marginalità presso l’Università di Bergamo, che ci invita a comprendere il concetto di ‘consenso informato’ alla luce di un paradigma relazionale della cura che integri vulnerabilità e dignità. Accompagna il file audio anche uno contributo scritto che con piacere condividiamo.
Per il percorso di etica politica “Possiamo essere cittadini consapevoli?” promosso dal nostro Centro di Formazione, pubblichiamo l’intervento di Francesco Nicodemo, esperto di informazione tradizionale e digitale, che ci accompagna, in maniera chiara e illuminante, a capire le trasformazioni e le sfide che i social media pongono alla comunicazione, compresa quella politica.
Per il percorso di etica politica “Possiamo essere cittadini consapevoli?” promosso dal nostro Centro di Formazione, pubblichiamo l’intervento di Massimiliano Panarari, docente di Comunicazione politica all’Università LUISS di Roma ed editorialista de La Stampa, che ci accompagna a comprendere come l’avvento dei new media stia cambiando il legame tra opinione pubblica, consenso e rappresentanza politica.
La bellezza e il nostro rapporto con essa è senza dubbio un filo che percorre tutta l’esistenza umana, del resto come scriveva Stendhal “la bellezza è una promessa di felicità”. Quale promessa felice è possibile intravedere all’interno di una struttura che accoglie malattia, sofferenza, paura e fine della vita?
Dal percorso per cittadini/e “So-stare nel limite” promosso dal Centro di Formazione Madonna dell’Uliveto nel 2018, l’intervento dell’infermiera della Casa Francesca Bonacini insieme alla testimonianza di due familiari.
Dal percorso per cittadini/e “So-stare nel limite” promosso dal Centro di Formazione Madonna dell’Uliveto nel 2018, l’intervento del prof. Ivo Lizzola docente di Pedagogia presso l’Università di Bergamo.
Dal nostro quotidiano ‘osservatorio’ di presa in cura di persone che stanno affrontando l’esperienza-limite della vita, sentiamo importante avviare una riflessione sul senso del limite, quale elemento che struttura radicalmente l’essere umano, nonostante la tendenza della società ‘postmortale’ sia piuttosto quella di renderlo trascurabile, di negarlo o associarlo al negativo dell’esistenza.
Guardando all’anno trascorso, nella dimensione propriamente ‘sociale’, l’impegno della Cooperativa Madonna dell’Uliveto oltre al prendersi cura, con competenza, delle persone malate e dei loro familiari, continua l’impegno nella formazione e nella promozione di una cultura della buona assistenza che metta al centro la persona e la vita intesa nella sua complessità e globalità.
Nel desiderio di continuare ad approfondire un tema nell’ambito delle Cure Palliative, quest’anno rivolgiamo l’attenzione alla spiritualità, aspetto delicato e complesso, che pure fa parte dell’aver cura competente del malato e della sua famiglia da parte di un’équipe assistenziale. Andando alla sua radice etimologica, il termine deriva dal latino spiritus “soffio, respiro”, che rimanda a qualcosa di profondo e vitale al tempo stesso.
Guardare all’anno trascorso, nell’ottica della dimensione propriamente ‘sociale’, ci sembra restituisca l’impegno della Cooperativa Madonna dell’Uliveto ad allargare il proprio ’raggio d’azione’ ben oltre il centro residenziale di Cure Palliative. (…) il grande sforzo che stiamo compiendo è quello di ’portare all’esterno’ una formazione e una cultura della buona assistenza che metta al centro la persona e la vita intesa nella sua complessità e globalità.
Quest’anno ci siamo proposti di guardare verso “il fuori”, verso i soggetti, i luoghi, i servizi che incontriamo nel nostro lavoro di cura, di formazione e promozione culturale: i pazienti
e i familiari al domicilio, i Medici di Medicina Generale che operano sul territorio, gli studenti e le studentesse, i/le cittadini/e partecipanti ai gruppi di supporto al lutto.
Don Angelo Casati sacerdote ambrosiano scrittore e poeta ci aiuta a riflettere sulla vita.
Uno sguardo può essere sapiente o stolto. Con che occhi guardo la vita? Con che occhi guardo me stesso?
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